Altaroma - Tendenza Italia - La Rinascita
E’ una collezione dedicata alla rinascita quella realizzata dagli allievi dell’Accademia Maiani, ispirata dalle tendenze degli anni a cavallo tra il quaranta e il cinquanta che videro riportare in primo piano, subito dopo il buio della guerra, una moda ricercata nelle linee e nei tessuti. Spalle scese, scollature ampie, vita stretta, cintine, asole fatte a mano, asimmetrie, applicazioni di pizzi macramè, ricami a filo.
I tubini sono le fil rouge della collezione. Da indossare sotto ironiche mantelle, come quella verde pistacchio a forma di enorme fiocco con chiusura di fiori e foglie in ferro battuto a mano, che completa un tubino blu cobalto dalla scollatura a barchetta. O quella con il collo goffrato abbinata ad un tubino mono spalla in raso lavorato a triangoli.
Il tubino nero in mikado di seta dal taglio in vita gioca con petali sovrapposti, ricami e uno spencersciallato con panneggi, quello bianco si impreziosisce con una fascia che avvolge la spalla, il rosso acquista volume con una sovra gonna composta da tre strati di balze dalle tonalità sfumate fino al bordeaux.
Si osa con il tubino giallo in crepe di lana che allaccia in vita una gonna di cadì ciclamino che all’occorrenza si trasforma in una vezzosa cappa di tulle rosa lavorata a effetto nuvola. Il tubino è anche fiorato come l’interno del suo soprabito verde salvia.
I colori giocano sugli accostamenti, sulle sfumature dei verdi e dei rossi e sui contrasti, cioccolato e rosa antico, nero e fucsia per l’elegante abito in taffetà tempestato da punti luce, nero e bianco per la camicetta a piccole pieghe di organza da indossare su una gonna dritta e fasciante, sabbia e verde mare per l’ampio abito a cannelli avvolto da cascate di organza e dall’enorme fiore sulla spalla.
Le lunghezze sono a trenta centimetri da terra, le scarpe dipinte a mano, le collane costruite con i pendenti dei vecchi lampadari di Boemia. Largo spazio agli accessori di grande femminilità: guantini, cappellini, cerchietti con velette, anche di corda con nodi marinari, scialli di georgette. Gli orli, gli scolli e i polsini sono spesso impreziositi da decorazioni di pizzi e piume, enormi fiocchi chiudono il punto vita e le code si allungano fino a diventare stole.
Gli strascichi trasformano i volumi, sono rigirati e appuntati in vita a formare raffinati cannelli. Tutti gli elementi più femminili degli anni 40 e 50 vengono ripresi e nuovamente riproposti per una moda contemporanea che attinge al passato per valorizzare il presente. Tornano rivisitate, baschine, ruote, panneggi, plissé, pieghe, piegoline e drappeggi.
Ma anche gli intramontabili giochi di righe bianche e blu per tubini e soprabiti in ottoman di cotone, abbinate a sprazzi di rosso per dettagli come sciarpe plissé che diventano cappucci. La sposa preferisce uno spiritoso abito primavera in mikado di seta, gonfiato da sottogonne di tulle e intarsiato da rami tubolari verde prato con applicazioni di fiori rosa.
Il tailleur albicocca e rosa dal collo sciallato a cappuccio e dalla gonna a tubino, si trasforma come per magia in una sofisticata anfora con la crinolina di tulle. I tessuti sono sempre preziosi e in abbinamenti anche contrasto come quello di canapa e seta.